Se vedo il simbolo dell'infinito, quell'otto sghembo e rovesciato, così senza pensarci troppo mi vengono in mente tre cose.
La mia prof di matematica del liceo: la adoravo e la rividi pochi anni fa in una focacceria, avrei dovuto abbracciarla.
E poi i tatuaggi piccoli, sul polso, che ci facevamo vent'anni fa: uguali a quella migliore amica con cui avremmo litigato un mese dopo.
E infine Buzz Lightyear, ovviamente. "Verso l'infinito e oltre" è il viaggio spaziale che auguro a ciascuno dei vostri matrimoni.